Milan-Juve e la sociologia del tutti contro tutti: specularità di una società allo sfascio

26 02 2012

Dopo tutto l’orrido emerso da un semplice scontro calcistico (una sfilsa di demotivanti comportamenti messi in campo da entrambe le fazioni) tra le due squadre più qualificate d’Italia ed i suoi sostenitori ( tra cui il sottoscritto), forse, banalizzando il concetto e perdendomi nell’ovvio, credo che questi atteggiamenti siano di fatto speculari a quello che accade in tutta la società italiana, in qualsiasi ambito di qualsiasi ordine e grado che definisco come la sociologia del tutti contro tutti. Siamo tutti tifosi e difensori strenui delle nostre cause fino a annullare de facto il valore delle stesse plagiandole con i nostri stessi comportamenti negativi. In questo orrendo spettacolo siamo tutti attori protagonisti, ciascuno con una parte in gioco a fingere sportività e falso moralismo. In realtà siamo tutti di parte nel calcio cosi come nella politica, o in qualsiasi altro ambito  mostrando grandi grossi limiti di una comunità che non è mai arrivata a maturazione e che, forse, a 150 anni dall’unità d’Italia, ha bisogno di ricostruirsi perseguendo, ancora oggi,  l’illuminante pensiero di Massimo D’Azeglio: “Abbiamo fatto l’Italia ora dobbiamo fare gli italiani”.  “Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!”. Sarò oltremodo negativo ma questo nostro spazio di vita somiglia quanto più ad un inferno dantesco..





Matteo Mastromauro, Whitney Houston e la dignità della morte

12 02 2012

La morte è un elemento naturale, un passo che in maniera indiscriminata definisce il percorso di ognuno di noi, in quel lungo tragitto della vita.

Rappresenta una forma di egualitarismo che in un attimo aliena le differenze fra gli individui. Ad essa non importa chi tu sia stato, le tue ricchezze, i tuoi vizi, le tue virtù. Essa accomuna senza differenze di classe, di etnia.

Ma la morte a volte porta con se’, per alcuni personaggi dello star system, quell’elemento di mitizzazione che trasforma quell’evento naturale della morte  in una immortalità metafisica.

Michael Jackson, Amy Winehouse ed oggi Whitney Houston, stelle del pop mondiale, hanno spezzato l’incantesimo del loro splendido successo con i loro vizi e le loro debolezze. Stelle fragili la cui fama accresce con la morte che li rende miti.

Personalmente, pur rispettando il lato cristiano della morte, non riesco ad accomunarmi a quella solidarietà che si diffonde nei socialmedia in maniera virale con quell’automatismo che regna sovrano soprattutto in facebook.

Voglio però ricordare Matteo Mastromauro, giornalista del Tg5 morto a soli 42 anni.

Lo voglio ricordare per quella sua grande dignità nell’affrontare quella lotta impari con un cancro.

Ha lottato, ma, stremato nelle sue forze, ha perso la sua battaglia. Matteo sperava di farcela di proseguire e rendere ancora più bella quella vita insieme alla moglie, quella stessa vita, troppo spesso maltratta e violentata dai  tanti artisti “tormentati” .

CIAO MATTEO.

Guarda il Video in ricordo di Matteo Mastromauro





Caso Cesare Battisti? Io mi indigno

9 06 2011

Qualcuno, a torto o a ragione si indigna , per le scappatelle amorose del nostro premier, appellandosi alla giustizia con estenuanti proteste di piazza più o meno demagogiche. Sono per la libertà d’indignazione. Oggi però, io protesto e mi indigno fortemente per una pagina nera perpetrata dalla giustizia brasiliana, con la liberazione dell’ex terrorista Cesare Battisti. Proviamo ogni tanto a superare le volgari logiche partigiane e per una volta scriviamo-scrivete nei nostri-vostri blog, nelle bacheche personali, e nei nostri-vostri spazi personali che ci vergogniamo, che vi vergognate non di un premier come Berlusconi ma di un connazionale di nome: Cesare Battisti





A Don Furchì, pienamente conosciuto da alcune generazioni di miglierinesi ma vivo nei cuori di tutti noi.

7 03 2011

Don Giuseppe  Furchì non è più tra noi, un male ce l’ha portato via.

Non vorrei affrontare con le classiche forme retoriche questo triste momento, ma  oltrepassare le barriere del banale per lasciare un ricordo limpido che rimanga impresso nella nostra memoria.

Mi preme ricordarlo pur non avendolo conosciuto cosi come tante generazioni di miglierinesi, cresciute con la sua gioiosa irruenza, con il suo essere con e fra i giovani di Miglierina.

In tutta la giornata ho voluto scrutare gli atteggiamenti e le emozioni espresse dagli amici miglierinesi di facebook per la scomparsa del caro don Furchì.

Ciò che rimane impresso e che, mi ha dato modo di riflettere sulla grandezza dell’uomo  non è tanto per l’affetto mostrato, cosi come naturale che fosse, nei messaggi personali, di quanti hanno avuto la gioia di vivere con lui la loro crescita spirituale diventando uomini e donne per bene di Miglierina, ma per tutti i  messaggi inoltrati dai più giovani, da tutti coloro che, pur non avendolo nitidamente vivo nella propria memoria, nelle proprie  radici,  hanno però voluto ricordarlo affettuosamente per un semplice cenno di interesse nei loro confronti proposto nei suoi tanti  ritorni nella “sua” Miglierina.

Oggi non perdono una guida le generazioni che furono, le stesse  che ha saputo guidare e sgridare, oggi è tutta Miglierina che perde un amico caro uno “straniero” che ha saputo colpire e scolpire le nostre coscienze diventando un vero miglierinese.

Da oggi saremo un pò più soli ma felici di saperti vicino ai nostri cari defunti.

Da oggi pregheremo anche per te, verseremo anche una lacrima ma una lacrima di gioia per averti conosciuto e aver  dato splendore alla nostra comunità.

Ciao caro amico Don Giuseppe Furchì, da Brattirò,

Continuaci a guidare da lassù.





Una storia di destra non morirà finiana ma rimarrà per sempre Destra Almirantiana

12 02 2011

Abbiamo costruito i nostri valori sulla forza e la caparbietà dei vari De Marsanich, Romualdi, Almirante con il coraggio di lottare per non farci sentire stranieri in patria. Una battaglia ideale contro ogni steccato ideologico una lotta senza tentennamenti nè compromessi  guadagnandoci i galloni sul campo ed ottenendo l’apertura del cosiddetto arco costituzionale.

Non abbiamo rinnegato ma non abbiamo restaurato come giusto che fosse, abbiamo guardato al futuro per costruire una destra moderna, liberale, laica ma non laicista con al centro la famiglia e la meritocrazia, potevamo e dovevamo imporci con i nostri valori per superare la parte meno rosea del berlusconismo, ma ci hai svenduti, maturando il tuo etereo e prolungato fallimento. Hai svenduto per l’interesse quanto costruito con lo sforzo ed il sudore di chi combatteva “per un vero ideale”.

 

La destra è coraggio è libertà, quella stessa libertà che oggi noi facciamo nostra per dissentire per la nascita di FLI

 

Oggi tu riparti per la tua nuova primavera, rimarrà sempre vivo il rispetto che ti dobbiamo, per quanto vissuto, per il tuo stile e il tuo avvolgente eloquio.

Noi siamo fieri e da oggi tanto più  orgogliosi della nostra storia di destra che non morirà finiana ma che rimarrà per sempre La Destra Almirantiana!

Pompeo Torchia





COLACINO E TORCHIA (Pdl Miglierina): “La possibile soppressione della Guardia Medica a Miglierina un grave danno per la popolazione”

4 02 2011

“Desideriamo esprimere vivo apprezzamento per l’opera sin ora svolta dal Governatore della Calabria nonché nostro coordinatore regionale Giuseppe Scopelliti. Un ringraziamento doveroso per l’azione intrapresa nel risolvere le criticità di una regione debole come la Calabria e che rappresenta un’opportunità non derogabile per  porre le basi di uno sviluppo competitivo. Un lavoro intenso e serio che ha visto in primo luogo un impegno costante del presidente Scopelliti in persona per risolvere definitivamente l’aggravio storico e sociale posto in essere dalla cattiva gestione della sanità calabrese degli ultimi decenni. Entrando nel merito del risanamento della sanità calabrese ci preme intervenire per meglio comprendere le ragioni che, nel piano di riordino potrebbero provocare la definitiva chiusura dell’assistenza medica continuativa (guardia medica) in molti piccoli centri tra cui Miglierina”. Con queste parole i coordinatori del  Pdl di Miglierina Francesco Colacino e Pompeo Torchia sono intervenuti per meglio comprendere le ragioni che potrebbero vedere la definitiva chiusura della continuità assistenziale nel territorio di Miglierina. “Nel particolare -continuano i due coordinatori- il servizio di continuità assistenziale rimarrebbe attivo solo ed esclusivamente nel territorio di Tiriolo, dove i cittadini di Miglierina e dei paesi vicini dovrebbero recarsi per eventuali prestazioni mediche di primo soccorso.
E’ chiaro che questa scelta provocherebbe un enorme danno per i cittadini per una serie di ovvie ragioni, logistiche innanzitutto, per la considerevole distanza fra i centri abitati con un crescente disagio per la popolazione anziana per raggiungere o richiedere un servizio di continuità assistenziale d’urgenza”.

“La Pubblica Amministrazione -rimarcano Colacino e Torchia- ha come vincolo etico, politico e sociale l’ascolto attento dei bisogni dei cittadini e l’impegno a garantirne i livelli minimi di efficienza, qualità e garanzia, soprattutto nel settore sanitario”.

“Chiudere definitivamente la guardia medica a Miglierina significherebbe privare una grossa fetta di popolazione anziana di un servizio di primo soccorso in un’area, densamente popolosa che rimarrebbe isolata. Un serio disagio con serie ricadute non solo per la popolazione di Miglierina ma per tutti quei cittadini delle zone limitrofe che hanno finora usufruito del servizio di assistenza continuativa nella sede di Miglierina”

I due coordinatori del Pdl miglierinese tendono ad asserire che la chiusura non servirebbe a garantire e a rispettare i doverosi vincoli del bilancio sanitario calabrese poiché paradossalmente, tali chiusure,  potrebbero incidere invece con un aumento esponenziale di richieste di assistenza ai pronto soccorso dei vicini nosocomi di Catanzaro e Lamezia, con ricadute negative sui tempi d’attesa degli stessi  pronto soccorso,  e aggravi di spesa  per gli utenti-degenti, che dovranno recarsi presso tali strutture, anche per semplici prestazioni sanitarie.

“Racchiudere il servizio nel solo territorio di Tiriolo rappresenterebbe una scelta miope incurante dei bisogni dei cittadini ed in prospettiva un definitivo colpo ad un centro come quello di Miglierina che negli ultimi anni ha cercato in ogni modo di svincolarsi e alienare questo suo isolamento dai centri più grandi, sia attraverso opere infrastrutturali -nell’ottica di uno sviluppo urbano e turistico- ma anche, attraverso una migliore viabilità con progetti di nuovo collegamento stradale in corso d’opera”.

“Comprendiamo i bisogni e le necessità del Presidente Scopelliti di garantire attraverso le sue scelte una Sanità migliore per l’intera regione Calabria che rispetti i vincoli della finanza pubblica, ma vorremmo poter festeggiare con lui una sanità che rispetti ancor prima i bisogni e le speranze della parte più debole della società, gli anziani e i bambini, ed in genere di tutti i cittadini di Miglierina e dell’area circostante”.

“Siamo e saremo sempre al fianco del Presidente Scopelliti per il buon governo della Calabria – concludono i due coordinatori del pdl miglierinese- ma abbiamo il dovere politico e innanzitutto morale di difendere gli interessi e i bisogni dei nostri cittadini e siamo certi che il nostro Governatore saprà garantirli nell’ottica di una rivoluzione sociale per la Calabria e la sua Sanità”.





Il Blog dell’On. Galati sulla tragica vicenda dei “Ciclisti di Lamezia”

7 12 2010

https://i0.wp.com/www.isuddelmondo.com/blog/logoc.jpg
Post: La speranza di una società migliore in memoria dei “Ciclisti di Lamezia”
Il Blog dell’On Galati sulla vicenda tragica di quelli che saranno ricordati nella nostra memoria storica come i “Ciclisti di Lamezia”




“Notti tragiche” e il senso della Nazione.

25 06 2010

Molti di noi ci avevano creduto fino in fondo. Avremmo voluto vivere in modo diverso l’intensità di un mondiale perché, forti e ancora vive, erano le emozioni provate a Berlino nel 2006.
Ma le cose non vanno sempre come noi speriamo. Questa volta il copione è stato scritto con la valenza di una tragedia epica, quelli che fino a qualche giorno prima erano considerati gli eroi di Berlino hanno subito una disfatta atroce e per l’opinione pubblica si sono trasformati negli eroi della vergogna.
Ma vorremmo cercare di rendere giustizia in qualche modo allo spirito nazionale, capire le principali criticità  ma non affossare degli uomini e soprattutto l’ideale di nazione.
Sportivamente e quindi, dal punto di vista calcistico, il mondiale in Sud Africa rimarrà nella storia come la peggior prestazione della nostra selezione che è riuscita  a fare peggio della disfatta contro la Corea nel 1966 nella terribile notte di Middlesbrough.
Avremmo voluto tanto, alla fine del mondiale, paragonare il Ct Lippi a Vittorio Pozzo ( Ct delle vittorie del 1934 e 1938) ma con l’amaro in bocca non si può che associarlo invece al grande Vecjo, ovvero Enzo Bearzot ( Ct vittorioso nel mondiale 1982 e uscito in malo modo nel 1986).
Lippi, con un gesto, forse scontato ma nobile, ha voluto esprimere in conferenza stampa il suo enorme rammarico addossandosi tutte le colpe. Forse è vero, le maggiori colpe non possono che ricadere sul capitano della nave quando questa affonda.
Onestamente, non ci va di unirci, però, al coro di condanne feroci e spietate contro Marcello Lippi e i suoi ragazzi, vorremmo solo far notare una triste ed amara verità. Non una verità in senso assoluto, ma forse un semplice punto di vista.

Qualcuno ha sostenuto in modo palese, che la sconfitta della Nazionale rappresenta lo specchio della nostra Nazione. Una realtà di “vecchi” che non fa emergere le sue migliori risorse e non investe sui giovani.
Questa può essere una causale giustificante, ma forse anche una cruda  realtà di quella che può essere considerata come  una tragedia italiana, calcisticamente parlando.

L’altro elemento, sui cui ci va di ragionare, rappresenta in modo desolante una classica accezione negativa dell’Italia, che ci vede sempre protagonisti nella lotta perenne fra opposti.
Succede nella politica, tutti tesi a far rivalere il senso di giustizia nella destra, nella sinistra o nel centro.
Siamo poco tolleranti e forse a volte un po’ razzisti nell’appartenenza geografica, sempre a ribadire “Noi del Sud…” o “Noi del Nord …”.
In questa contestualità non riusciamo e non siamo riusciti,ad essere uniti in occasione del mondiale di calcio, contestando platealmente, alcuni perché juventini, altri perché milanisti, romanisti e cosi via…
E voi questo lo definite un Paese maturo? No cari amici questo è solo un “letamaio di posizioni” sempre tese a far rivalere la propria ragione.

Dispiace sostenere queste cosi crude e feroci posizioni, ma signori è anche questo lo specchio della nostra società.

Ma di certo non è il momento di arrendersi anche se si prova un senso di onnipotenza rispetto a tali condizioni. Vogliamo e crediamo sia giusto pensare al cambiamento che avvenga nel senso più intimo delle nostre coscienze, riuscendo presto o tardi ad accomunarci per mezzo del grande e profondo spirito di ITALIANITA’. Uno spirito che ci faccia capire e ragionare sul “Valore di Patria” o se volete “Valore della Nazione” , “Comunanza”, “Fratellanza” o , più semplicemente, UNITA’ NAZIONALE.

Nel  ricorrenze del 150° dell’Unità d’Italia  vale la pena ricordare un motto tristemente reale e ancora attuale  di Massimo D’Azeglio…
“… Abbiamo fatto l’Italia … ora bisogna fare gli italiani”.

Andate anche su : Mondiali di Calcio dei Sud del Mondo





Intervento pubblico di Pompeo Torchia all’inaugurazione della sede Pdl- Miglierina

22 03 2010

“Innanzitutto voglio ringraziare tutti coloro che sono qui questa sera, per simpatia per amicizia o per semplice curiosità….

Voglio iniziare questo mio breve intervento rivendicando quella che è la mia storia politica. Sono di Destra ho sempre avuto il coraggio di schierarmi non mi sono mai nascosto e mai ho titubato nel  mio percorso politico… La mia è una storia chiara sempre schierato per degli  ideali e i valori di un unico partito politico.

Inserisco  tranquillamente nel mio pantheon figure come Giorgio Almirante fino ad arrivare a Pinuccio Tatarella..veri uomini di destra,… ma anche grandi statisti, equidistanti dalla mia idea di destra  che, però hanno inciso sulla scena politica italiana come Alcide De Gasperi … Questa è la mia storia per la quale vado fiero  e sulla quale poggio le basi del mio futuro..

Dico questo senza alcun intento polemico …in questo modo voglio rendere chiaro a tutti chi sono stato chi sono e cosa sarò…lo dico soprattutto ai giovani  …non svendete  mai la vostra  dignità i vostri valori per qualcosa o soprattutto  qualcuno che ve lo impone dall’alto … coltivate il vostro ideale di vita e non abbandonatelo mai.

Mi definisco di Destra ..ma è pur sempre un concetto che deve essere quantomeno rielaborato sulla scia delle vicende storiche del nostro tempo  che propendono verso una destra di libertà, laicità, diritti dello stato  e di principi liberali, una destra dunque che deve cercare di cogliere i cambiamenti che le sono richiesti dalla società.

Ecco il perché della scelta del Pdl… un percorso evidentemente naturale ma per il quale mi sono posto e mi porrò  sempre con atteggiamento critico . Non  voglio negare che il partito a cui  ho aderito presenta  criticità al suo interno.   Guai a pensare che il Pdl abbia maturato il suo percorso politico o venga considerato come  il più bel partito del mondo solo perché è riuscito ad ottenere  grandi risultati elettorali … bisogna , e mi riferisco in questo ai nostri referenti politici, sapersi   mettere in discussione per costruire una realtà politica sempre più apprezzata dai cittadini..

In questo momento storico non sarebbe facile per alcuno mostrarsi con credibilità dinnanzi alla gente perché c’è un malumore incalzante e non sarebbe semplice per alcun partito politico proporsi sulla scena per la scarsa fiducia nei loro confronti… Sia chiaro nessuno nasconde nulla c’è un grande malessere nella società ma bisogna ritrovare quella serenità e la tranquillità necessaria per affidarsi alla rappresentanza partitica… Io voglio poter credere nella rinascita della politica anche a partire dalle sedi locali di partito..

Il Pdl, e in questo caso la nostra sede, che oggi inauguriamo , non è un vuoto contenitore, non solo un mero raccoglitore di consenso, ma un luogo aperto per esprimere con coraggio le proprie idee, ognuno di voi deve potersi sentire libero di esprimere il proprio punto di vista per un contributo di idee che si trasformano in azione … siamo il partito del fare e non lo dico per retorica ma perché rappresenta una chiara realtà… ne sono prova l’impegno e la costanza, nei differenti ruoli, e nelle differenti realtà amministrate da Giuseppe Scopelliti, Mimmo Tallini, Michele Traversa, Wanda Ferro e Giuseppe Galati e di tutti gli altri rappresentanti del Pdl…

Nessuno è esente da errori ma chiaro è il loro impegno per lo sviluppo della nostra società e del nostro sud..

Mimmo Tallini rappresenta un chiaro punto di riferimento nel nostro territorio, una grande esperienza politica messa a disposizione del Pdl per sostenere la causa della nostra provincia in seno al consiglio regionale… il nostro appoggio per lui sarà chiaro, rivendicheremo con forza anche noi il suo sicuro successo e a lui chiediamo di essere sempre vicino ai bisogni della nostra gente …

Vorrei citare inoltre l’On. Pino Galati, che purtroppo per motivi elettorali non può essere qui tra noi …

Lo voglio ringraziare pubblicamente per una molteplicità di sue politiche …

Voglio ringraziarlo partendo da un piccolo motto che si risentiva quasi 20 fa nei nostri paesi per il quale la burocrazia e le istituzioni non hanno mai dato una risposta chiara… IL METANO TI DA UNA MANO… questo motto come molti di voi ricorderanno campeggiava in bella mostra nei pressi del municipio in un cartellone poi eliminato per la vergogna…  Non fu tanto colpa degli enti locali e quindi delle nostre amministrazioni ma quanto più della società erogatrice del servizio e della mancanza di pressioni politiche serie anche a livello nazionale…  Oggi trasformerei quella frase in  “ GALATI TI HA DATO UNA MANO” …

Conosce meglio di me la situazione il nostro sindaco Gregorio Guzzo che ha avuto un ruolo fondamentale nella vicenda e può senza timore di dubbio confermare l’azione concreta svolta dall’On Pino Galati nella sua veste di sottosegretario alle attività produttive del governo Berlusconi… A nome mio e di tutto il comprensorio dico Grazie On. Pino Galati…

Un impegno quello di Galati che non si è mai fermato e che ha sempre avuto un chiaro pensiero rivolto solo ed esclusivamente allo sviluppo del Sud … e lo ha dimostrato anche recentemente attraverso un viaggio ragionato di ricerca volto a scoprire nuovi giacimenti della società meridionale .. Un insieme di Idee raccolte in un suo Libro “Al Sud come al Nord. Tra federalismo e responsabilità” .. Ci spiega chiaramente che il Federalismo può essere una risorsa se ben attuato e soprattutto lancia alcune idee chiare per il mezzogiorno e per i giovani… La Born Tax ( ovvero la possibilità agli emigrati di pagare le loro imposte nel territorio di provenienza e non in quello di adozione) Una scuola di Turismo per cogliere tutte le opportunità provenienti da questa nostra grande risorsa. Una ENA del sud ( ovvero una scuola di alta formazione politica per chi intenda iniziare questa attività). IMPRESA CHE ADOTTA L’IMPRESA ( attraverso l’adozione di imprese del nord già attive e ben sviluppate di imprese del sud che svolgono attività contigue) ed infine uno sguardo ai Giovani che vogliano rientrare attraverso la cosiddetta GREEN CARD ( una sorta di carta di credito caricata per un certo importo direttamente dallo Stato e che agevoli il rientro e l’investimento sui giovani)…

All’On. Galati dico grazie per tutto questo e chiedo di non fermarsi mai e lottare affinché il suo impegno le sue idee possano dare vita ad una crescita sociale e culturale del nostro sud… Una grande sfida per la quale avrà il nostro pieno appoggio…

E concludo invitando anch’io ad una scelta chiara nelle elezioni che stanno per avvicinarsi… Una scelta di campo attraverso un sostegno forte a Mimmo Tallini come consigliere regionale e  Giuseppe Scopelliti come Governatore

La Calabria vuole e deve cambiare e tutti insieme noi la cambieremo e la renderemo migliore…”





Caterina è stata ritrovata!!!

7 02 2010

Domenica 7 febbraio finisce l’incubo per tutti i familiari e per tutti i miglierinesi:

Adesso Caterina ritrovi la sua felicità!!

Caterina è stata finalmente ritrovata, si era nascosta in un’abitazione disabitata a pochi passi da casa sua. Al momento del ritrovamento era in discrete condizioni fisiche ma in leggero stato confusionale. E’ stata quindi trasportata in ospedale per accertamenti da un ambulanza accorsa sul posto.

Caterina avrebbe presumibilmente trascorso tutto il tempo rannicchiata nel sotto tetto di questa casa disabitata con la “comodita” di semplici cuscini sui quali trovare un pò di riposo, una candela per illuminarsi  e qualche vasetto di pomodori, olive e funghi sott’olio per superare il bisogno fisiologico della fame.

Il ritrovamento di Caterina rappresenta certo una storia a lieto fine soprattutto pensando al tempo trascorso e allo stato d’ansia  di parenti ed amici che si legava crudemente   alla paura di non averla più accanto.

Certo un storia a lieto fine, ma forse, in questo caso particolare non saranno risolti tutti i problemi.  Con tutta probabilità, adesso emergeranno   gli eventuali risvolti a cui bisognerà  dare delle risposte. Ma nella fase  post traumatica,  una storia divenuta di dominio pubblico rientrerà, come è giusto che sia,  nella sfera più intima e privata della famiglia. Non esisteranno semplici soluzioni ma quello che ci ha spinto per un mese a creder sempre e fortemente in un  suo ritrovamento sarà il motore trainante per quella   felicità che  Caterina  potrà e dovrà ritrovare accanto a suo marito e alla sua famiglia.

Tutti noi, che abbiamo creduto e ci siamo impegnati con i gesti,  azioni o semplici parole di conforto e vicinanza,  non possiamo che sperare e utilizzare la preghiera come forma primaria per  una nuova e serena vita per la nostra cara Caterina.

Pompeo Torchia